Il Parco della Giara e i suoi cavallini selvaggi

Una passeggiata tra i sentieri della Giara, dove il tempo sembra fermarsi, tra straordinari colori e enormi distese d’acqua (Paulis), luoghi di ritrovo dei cavallini selvaggi.

I cavalli si radunano intorno ai Paulis per rinfrescarsi e per nutrirsi dei Ranuncoli acquatici, che fioriscono nei mesi di Aprile e Maggio, ricoprendo la superficie con un candido manto bianco. 

In questi luoghi vi è assoluta assenza di rumori, se non il leggero cinguettio degli uccelli o lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli che corrono liberi. Durante l’escursione sarai avvolto dalla fragranza delle innumerevoli specie di fiori, che con il loro profumo mescolato all’aria fresca e pura ti trascineranno indietro nel tempo, nulla nei secoli, sembra cambiato su questo altopiano.

Tutto nella Giara è perfetto, dagli splendidi panorami all’assoluta assenza di rumore, aria frizzante e fresca, gli ingredienti giusti per godersi un favoloso relax e una natura selvaggia e incontaminata.

Il tour è adatto a tutti. Amanti della natura, del trekking, delle passeggiate all’aria aperta. Per chi vuole scoprire uno dei territori più selvaggi dell’Isola e dell’Europa. L’assenza di rumori, i profumi del mirto, dell’elicriso, del corbezzolo, i cavallini che corrono nella radura, un territorio incontaminato, aspro, incantevole.

Il parco della Giara (Giara di Gesturi o Sa Jara Manna), ricade su 4 Comuni: Genoni, Gesturi, Setzu e Tuili. Si sviluppa su 44 km², circa 15 dei quali sono appartenenti al Comune di Genoni. Il nome Giara (Sa Jara, Pranu ‘e Jara) sembra derivare dal latino glarea (ghiaia), con riferimento alla diffusa pietrosità che caratterizza la sua superficie.

Considerato uno dei luoghi più spettacolari del mondo, la Giara, è un altopiano basaltico di origine vulcanica dai lineamenti caratteristici, un’enorme fortezza naturale situata al centro della Sardegna che custodisce una flora ricca di endemismi e un ambiente fiabesco. Tra le specificità del parco, possiamo elencare appunto, i tanti endemismi: piante e fiori rari tipici di questo ambiente unico. Una su tutte la Morisia Monanthos, nota “erba de oro”, oppure le oltre 25 orchidee selvatiche che sbocciano nell’altopiano. Il Lepidurus apus lubbocki Brauer e il Triops cancriformis Schaff, due piccoli crostracei del”ordine Notostraca che, immutati per oltre 200 milioni di anni, vivono nei Paulis.